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Trincomalee, nella mia mente suona sempre come una parola magica, vibrante e calda, dalle tonalità azzurre e turchesi, mi dà sempre buone vibrazioni.
Ho ricordi di questa spiaggia immensa, cagnolini socievoli, onde, mare, divertimento e tantissima pace, il luogo perfetto per svuotare la mente, scrivere un libro o prendere una decisione importantissima.
Trincomalee non cerca di essere nient’altro che Trincomalee, sebbene milioni di turisti si riversino qui ogni anno, specialmente durante la stagione di osservazione delle balene (da fine marzo a giugno), non è molto turistica, è tutto 100% cingalese.
Le persone sono cordiali e gentili, ti offrono aiuto ed i loro sorrisi ti preparano alle meraviglie del posto.
La bellezza di Trincomalee è negli spiriti delle persone, irradiano fiducia e pace.
Trincomalee ha un centro città e poi due spiagge vicine chiamate Uppuveli e Nilaveli. Uppuveli è più affollato di negozi turistici e molti centri di immersione, mentre Nilaveli dove abbiamo passato i nostri 4 giorni in paradiso, è la versione rilassata, con più ristoranti di gente locale.
Abbiamo soggiornato al Blue Whale Nilaveli, a circa 300 metri dalla spiaggia di Nilaveli per 3 notti.
Siamo arrivati qui dopo un bel tour lungo l’isola, partiti da Mirissa siamo andati a Ella, poi Nuwara Eliya, Kandy, Sigirya, Dambulla, Polonnaruwa ed infine ci siamo concessi il paradiso a Nilaveli.
Appena arrivati è stato subito chiaro che non avremmo potuto scegliere di meglio per il finale del nostro viaggio, un hotel carino dove ci ha accolto una dolce e giovane signora cingalese insieme al suo cagnolino dolcissimo, la spiaggia a pochi passi da noi, la sabbia finissima e bianca, l’oceano indiano che si offre alla nostra vista con la sua proverbiale generosità e potenza, piccole capannine di legno matrimoniali dove poterci riparare dal sole nelle ore più calde.
Tutto sembra essere lì per rendere la nostra esperienza indimenticabile.
Giochiamo con le onde, leggiamo e rallentiamo il ritmo del nostro viaggio che finora era stato concitato ed un po’ frenetico e ci ritroviamo a sognare una vita così’, qui, in Sri Lanka.
Osserviamo tutte le gigantesche strutture che stanno nascendo proprio a ridosso della spiaggia e siamo felici di essere arrivati prima di loro.
Passeggiamo in cerca di noi stessi, per provare a vedere se è tutto vero oppure siamo in un sogno infinito.
Gli stabilimenti affianco ci accolgono per veloci pranzetti e bibite rinfrescanti, qui il clima è caldo ma io non mi sono mai sentita così tanto bene.
Il turismo qui in Sri Lanka dopo la fine della guerra con le tigri Tamil ha iniziato ad ingranare bene, negli ultimi anni gli sforzi costanti del paese hanno dato i loro frutti quando più aziende hanno iniziato a radicarsi nel paese, creando più opportunità di lavoro.
Il governo ha anche iniziato a rendersi conto che il turismo è una risorsa preziosa e si stavano lentamente organizzando per sostenere la crescente folla di turisti.
Tutto questo fino a quando purtroppo l’attentato ad aprile 2019 ha rovinato un paese che si stava avviando verso la crescita e che era sempre più apprezzato dai turisti, per noi è stato davvero un brutto colpo al cuore, pensare al tanto lavoro distrutto in una mattinata e sentire lo sconforto e la disperazione dei nostri amici cingalesi.
Dopo aver goduto di tutto il bello di Nilaveli, aver assaggiato ancora tanto cibo piccante e gustoso, brindato con la birra Leon con i nostri nuovi amici spagnoli ed italiani abbiamo deciso che era arrivato il momento di puntare ancora più in alto, la barriera corallina non poteva più aspettare!
Abbiamo chiesto indicazioni nel nostro hotel ed il giorno dopo alle 8 eravamo pronti per salire sulla barchetta che in meno di 10 minuti ci avrebbe portato a Pigeon Island.
PIGEON ISLAND:ESCURSIONE IN BARCA E SNORKELING NELLA BARRIERA CORALLINA
Lo Sri Lanka ospita due parchi nazionali marini, uno dei quali è il santuario marino di Pigeon Island. Il Santuario Marino di Pigeon Island si estende fino a 470 ettari totali di cui 9 ettari coprono la massa continentale e il resto comprende i letti corallini che costituiscono il confine del Parco Nazionale Marino.
Il Parco Nazionale di Pigeon Island si trova a 312 km da Colombo.
Il nome Pigeon Island deriva dalle centinaia di piccioni selvatici che che popolano l’isola e che qui si riproducono. Si trova nella provincia orientale, a nord di Trincomalee, a un chilometro dalla costa di Nilaveli; un tratto di spiaggia noto come il più bello dell’isola.
Pigeon Island è un fenomeno naturale, è stato designato come Santuario Marino nel 1963 ed è stato selezionato come Parco Nazionale nel 2003. Entrando nell’isola i visitatori possono vedere centinaia di piccioni selvatici blu, una specie in via di estinzione che nidifica e si riproduce tra le rocce.
Pigeon Island possiede una barriera corallina lunga 200 m e larga 100 m con oltre 100 specie di coralli magnifici che la rendono una barriera corallina viva senza eguali, a differenza di qualsiasi altra in Sri Lanka.
È considerato un ecosistema ad alta biodiversità e un habitat di barriera
Questo habitat ricco di coralli circondato da un labirinto di isolotti più piccoli e affioramenti rocciosi lo ha reso un terreno fertile per oltre 300 specie di pesci della barriera corallina che creano una colorata sinfonia sottomarina.
Le specie ittiche includono lo squalo pinna nera di barriera, oltre a una serie di specie ittiche in via di estinzione e protette, ricco anche di tartarughe marine.
Si tratta di una barriera poco profonda quindi qui fare snorkeling è semplice e fantastico, purtroppo lo tsunami ed il flusso turistico ha un po’ danneggiato la barriera corallina.
La nostra mezza giornata qui è iniziata in acqua ad osservare pesci, tartarughe e tutto quello che incredibilmente mi passava accanto, in un misto di sensazioni di stupore, meraviglia e gratitudine per la bellezza e perfezione che ci regala il mondo.
Dopo aver nuotato anche in compagnia di una tartaruga siamo rientrati in hotel, ed abbiamo deciso di fare l’ultima cena con gli amici conosciuti a Nilaveli.
Ci siamo trovati un piccolo ristorantino vicino l’hotel, dopo aver attraversato strade buie illuminate solo dalla luce della luna, ed incredibilmente abbiamo trovato un ragazzo, il proprietario cingalese che era stato qualche tempo in Italia e parlava italiano!
Cena squisita in un ambiente spartano, ma così intimo che sembrava di essere a casa di un amico in una di quelle memorabili serate universitarie, dove non si fa molto ma succede tanto, un susseguirsi di condivisioni, racconti e storie di vita, tutto condito con un’atmosfera di incredibile pace , un incontro di anime puro e sincero, senza doppi fini e senza ostacoli.
DOVE DORMIRE A NILAVELI
Abbiamo scelto il Blue Whale Nilaveli, come sempre è indicato come un resort ma si tratta invece di un residence di medio livello, con non molti comfort ma a pochissimi passi dal mare.
Le stanze hanno l’aria condizionata ed è possibile anche mangiare nel ristorante dell’hotel, la proprietaria è disponibile ad accontentare per ogni richiesta.
Per 3 notti abbiamo speso circa $180 per 2 (totale), colazione inclusa, in alta stagione.
COSA VEDERE A TRINCOMALEE
Noi venivamo da un tour estenuante quindi ci siamo concessi 2 giorni di mare e poi 1 giorno a Pigeon Island, ma a Trincomalee ci sono alcune cose da vedere.
Kandasamy Kovil
Si tratta di un tempio hindu posto su una roccia e dedicato a Shiva e che ha il compito di proteggere l’isola dalle catastrofi naturali.
Al suo interno è custodito il lingam, il simbolo fallico hindu.
Su un lato del tempio la Swami rock una scogliera con un salto di 130 m a picco sul mare.
St Mary’s Cathedral
Una chiesa cittadina riconoscibile per la sua facciata neo barocca di colore azzurro, la parte posteriore è a forma di torre.
Gokana Temple
È un antico tempio buddista situato che si trova nei pressi di Fort Fredrick vicino all’ingresso del forte.
Qui si trova una grande statua del Buddha in piedi.
Fort Fredrick
È un importante struttura difensiva costruita dai portoghesi, oggi se ne può visitare solo una piccola porzione, cannoni e pezzi di artiglieria.