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Viterbo è un gioiello incastonato nel cuore dell’Italia, dove la storia si mescola con il fascino di un tempo che fu.
Viterbo è conosciuta come la “Città dei Papi”, i suoi vicoli, i suoi palazzi raccontano storie di epoche lontane, le sue famose terme sono custodi di segreti millenari.
Esploriamo insieme non solo la bellezza visibile di Viterbo, ma anche l’essenza di una città che vive la sua storia ogni giorno.
Un viaggio alla scoperta delle radici profonde di Viterbo, passeggiando tra i racconti di papi e potenti, di santi e soldati, tutti intrecciati nelle vie e nelle piazze di questa città straordinaria.
Viterbo è un’esperienza che va oltre la semplice visita, qui ogni angolo nasconde una storia e ogni pietra è un ponte verso il passato, in attesa solo di essere esplorato.
Il palazzo dei Papi
Il Palazzo dei Papi di Viterbo è uno dei monumenti più emblematici e ricchi di storia della città. Situato nel cuore del quartiere medievale, questo imponente edificio è stato testimone di eventi cruciali nella storia della Chiesa Cattolica e dell’Italia medievale. Costruito nel XIII secolo per ospitare la Curia Papale, il palazzo ha giocato un ruolo centrale durante il periodo in cui Viterbo è stata la sede papale, più lungamente di qualsiasi altra città fuori Roma.
La storia del Palazzo dei Papi è strettamente legata al periodo del papato itinerante del XIII secolo, quando i papi cercavano rifugi sicuri lontano dall’instabilità politica di Roma. Viterbo, con la sua posizione strategica e le sue solide fortificazioni, divenne un luogo ideale. Il palazzo stesso è famoso per aver ospitato il primo conclave della storia, un evento che si svolse nel 1268-1271, quando i cardinali furono letteralmente chiusi a chiave (da cui “conclave”, da “cum clave”, con chiave) nelle loro stanze fino a che non elessero un nuovo papa, dopo quasi tre anni.
Architettonicamente, il Palazzo dei Papi è un esempio magnifico di architettura gotica italiana. La sua facciata, con le sue logge merlate e le sue finestre ad arco acuto, evoca l’importanza e la maestà del potere papale dell’epoca. Uno degli elementi più notevoli del palazzo è la Sala del Conclave, luogo di significativi eventi storici e decisioni che hanno plasmato il corso della storia della Chiesa.
Oggi, il Palazzo dei Papi è una destinazione imperdibile per chi visita Viterbo, qui c’è la possibilità di immergersi nella storia medievale, esplorando le sale che una volta furono testimoni di intrighi papali, elezioni storiche e momenti cruciali della vita religiosa e politica medievale.
La vista dalla loggia dei papi, in particolare, offre uno scorcio indimenticabile sulla città di Viterbo e sulla campagna circostante, unendo la bellezza del paesaggio alla profondità storica del luogo.
Visitarlo è come fare un salto indietro nel tempo, toccando con mano la storia viva di un’epoca in cui Viterbo era al centro della scena europea, un crocevia di potere, fede e cultura che ancora oggi continua a incantare e ispirare chi percorre le sue antiche stanze.
Indirizzo Piazza S. Lorenzo, 1-8,Viterbo
Orari: Da aprile a ottobre
tutti i giorni: 10:00 – 19:00
Da novembre a marzo
chiuso il martedì
da lunedì a venerdì: 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:00
Sabato e domenica: 10:00 – 18:00
Prezzi: Biglietto intero: € 10,00
Biglietto ridotto: € 8,00
Il biglietto comprende l’ingresso al Palazzo dei Papi, Sagrestia della cattedrale e al Museo Colle del Duomo. L’audioguida è inclusa.
La cattedrale di San Lorenzo
La Cattedrale di San Lorenzo, noto come il duomo è situato nel cuore storico di Viterbo, rappresenta anche un significativo monumento storico e artistico della città. Questa imponente struttura è avvolta in secoli di storia, essendo stata testimone di eventi religiosi, culturali e politici che hanno segnato la vita di Viterbo e della sua comunità.
La storia della Cattedrale di San Lorenzo affonda le radici nel Medioevo, quando fu costruita nel XII secolo su un preesistente sito di culto che risaliva addirittura all’epoca etrusca e poi romana, testimoniando la lunga continuità di pratica religiosa in questo luogo. La chiesa originale fu dedicata a San Lorenzo, diacono e martire cristiano, che è rimasto patrono della cattedrale e della città.
Architettonicamente, la cattedrale riflette diversi stili che si sono sovrapposti nei secoli, principalmente gotico e romanico, risultato delle varie fasi di costruzione e ristrutturazione che l’edificio ha subito, specialmente dopo i danni causati da terremoti e da altri eventi storici. La facciata, semplice ma imponente, è caratterizzata da un grande rosone e da una serie di archi che invitano all’ingresso, mentre l’interno è diviso in tre navate, con colonne che sostengono archi a tutto sesto, creando un ambiente di maestosa spiritualità.
Uno degli elementi più notevoli della cattedrale è il suo campanile, separato dall’edificio principale, che si erge come uno dei simboli della città con la sua struttura in pietra e le sue bifore gotiche. Il campanile modificato nel 1369, ricorda la stile gotico ed è caratterizzato dalla classica bicromia, offre una vista panoramica sulla città di Viterbo e sulla campagna circostante.
All’interno della cattedrale, l’arte e la storia si fondono in maniera esemplare. Opere d’arte sacra, affreschi, sculture e arredi liturgici raccontano la ricca tradizione religiosa e artistica della città. In particolare, il tesoro della cattedrale conserva reliquie, manufatti sacri e opere d’arte che risalgono a secoli fa, testimoniando la devozione e l’arte che hanno animato questo luogo attraverso i millenni.
La Cattedrale di San Lorenzo permette di immergersi in un’atmosfera di pace e spiritualità, offrendo al tempo stesso la possibilità di esplorare un patrimonio storico e artistico di inestimabile valore.
Indirizzo: Piazza S. Lorenzo, 01100
Biglietto Polo monumentale (Il Polo Monumentale Colle del Duomo comprende: il Palazzo dei Papi, la Cattedrale di San Lorenzo e il Museo Colle del Duomo.)
- Biglietto intero: € 10,00, ridotto €8
La Basilica di San Francesco alla Rocca
La Basilica di San Francesco alla Rocca, situata nella storica città di Viterbo, è un prezioso esempio dell’architettura gotica italiana. Questa imponente struttura, dedicata a San Francesco d’Assisi, testimonia la profonda devozione e il legame che la città di Viterbo ha con il santo di Assisi e con l’ordine francescano.
La costruzione della basilica iniziò nel XIII secolo, poco dopo la canonizzazione di San Francesco, e fu completata in diverse fasi. La sua posizione, su un’altura che domina la città, le conferisce il nome “alla Rocca”, sottolineando il suo ruolo di baluardo spirituale e punto di riferimento per i fedeli e i pellegrini. La basilica sorge sul sito di un precedente edificio di culto, rafforzando il senso di continuità spirituale e storica del luogo.
L’architettura della Basilica di San Francesco alla Rocca riflette lo stile gotico, con elementi distintivi come le sue volte a crociera, le arcate aguzze e i rosoni che permettono alla luce di filtrare all’interno, creando un’atmosfera meditativa e solenne. La facciata, semplice ma imponente, di stile romanico invita all’ingresso, mentre l’interno è caratterizzato da una navata unica che conduce all’altare maggiore, luogo di profonda devozione.
Uno degli aspetti più notevoli della basilica è la sua ricca storia, intrecciata con gli eventi della vita di San Francesco e dell’ordine francescano. All’interno della basilica si trovano i sepolcri di due papi, Clemente IV e Adriano V. Nel corso dei secoli, è stata anche un luogo di sepoltura per nobili e personaggi illustri della città, testimoniando il profondo legame tra la comunità di Viterbo e la figura di San Francesco.
Oltre alla sua importanza religiosa, la Basilica di San Francesco alla Rocca è un luogo di grande valore artistico e culturale. Al suo interno, si possono ammirare opere d’arte sacra, tra cui affreschi, sculture e dipinti, che raccontano la storia della fede cristiana e dell’arte medievale e rinascimentale. Questi tesori artistici sono testimoni della ricchezza culturale e dello spirito creativo che hanno animato Viterbo nel corso dei secoli.
Indirizzo: piazza San Francesco alla Rocca, 4 – Viterbo
Il quartiere medievale di San Pellegrino
Il quartiere medievale di San Pellegrino si trova nel cuore antico di Viterbo e rappresenta una delle parti più affascinanti e meglio conservate della città, e offre un autentico tuffo nel Medioevo. Questo quartiere storico è famoso per le sue stradine acciottolate, le case in pietra, i palazzi d’epoca e le piazze nascoste che raccontano storie di un tempo passato, mantenendo vivo il fascino dell’epoca medievale.
La storia di San Pellegrino è strettamente legata alla storia di Viterbo nel suo complesso, essendo stata una zona centrale della vita cittadina fin dal Medioevo. Durante quel periodo, Viterbo conobbe un’importante crescita e prosperità, grazie anche al fatto che divenne sede papale per diverse decadi. Il quartiere di San Pellegrino, in particolare, era abitato principalmente da artigiani, commercianti e dalla classe media, che contribuirono alla vitalità economica e culturale della città.
Caratteristico per le sue architetture medievali, il quartiere è costellato di vicoli stretti, archi, logge e cortili interni, molti dei quali sono accessibili attraverso piccoli portali che si aprono sulle strade principali. Questi spazi, un tempo cuore della vita quotidiana delle famiglie medievali, oggi offrono scorci suggestivi e un’atmosfera unica, quasi fuori dal tempo.
Uno degli elementi architettonici più distintivi di San Pellegrino è la presenza delle cosiddette “profferli“, scale esterne che conducono agli ingressi principali delle abitazioni poste al primo piano, tipiche dell’architettura medievale della zona. Queste strutture non solo erano funzionali ma rappresentavano anche un simbolo di status sociale.
Il quartiere ospita anche importanti edifici storici e luoghi di culto, tra cui spicca la Chiesa di San Pellegrino, che dà il nome al quartiere. Questa chiesa antica, con i suoi affreschi e le sue opere d’arte, è un esempio significativo della devozione e dell’arte religiosa medievale.
Tra i principali edifici di interesse su piazza San Pellegrino, troviamo il Palazzo degli Alessandri del 1200, la torre Scacciaricci e la chiesa di San Pellegrino, un edificio storico dell’XI secolo. Quest’ultima, ricostruita nel 1889 e danneggiata dai bombardamenti nel 1944, è stata riaperta al culto nel 1951.
Oggi, San Pellegrino è un luogo vivace, amato sia dai residenti che dai turisti. Oltre alla sua ricchezza storica e architettonica, il quartiere offre una varietà di botteghe artigiane, negozi di antiquariato, caffè e ristoranti che permettono di assaporare la cucina locale e di godere dell’ospitalità viterbese. Passeggiare per San Pellegrino significa immergersi in un’atmosfera unica, dove il passato e il presente si incontrano, permettendo di scoprire il fascino senza tempo di Viterbo e delle sue tradizioni.
Indirizzo: Via S. Pellegrino, 01100 Viterbo VT
Palazzo degli Alessandri
Palazzo degli Alessandri è uno dei gioielli architettonici di Viterbo, è nel cuore del quartiere medievale di San Pellegrino. Questo edificio storico, che risale al XIII secolo, è un esempio splendido dell’architettura civile medievale e testimonia la ricchezza e il potere delle famiglie nobiliari di Viterbo durante il Medioevo. La sua imponente facciata in pietra, le finestre ad arco e la torre merlata conferiscono al palazzo un aspetto forte e maestoso, tipico delle dimore signorili dell’epoca.
Il Palazzo prende il nome dalla famiglia degli Alessandri, una delle più influenti famiglie viterbesi del tempo, che lo costruì come simbolo del proprio status sociale e della propria potenza economica. Nonostante le vicissitudini storiche, il palazzo è riuscito a conservare gran parte della sua struttura originaria, offrendo ai visitatori l’opportunità di immergersi nell’atmosfera di un’epoca passata e di apprezzare l’arte e l’architettura medievale.
Una delle caratteristiche più affascinanti di Palazzo degli Alessandri è la sua capacità di trasportare i visitatori indietro nel tempo, grazie anche alla conservazione di elementi architettonici originali come il portale d’ingresso, le scale in pietra e gli interni con soffitti a travi di legno. Questi dettagli, insieme ai camini in pietra e alle decorazioni murali, raccontano la storia di una Viterbo medievale vivace e prospera, centro di potere politico e culturale.
Nel corso dei secoli, Palazzo degli Alessandri ha visto alternarsi diverse destinazioni d’uso, da residenza nobiliare a sede di eventi culturali e mostre, dimostrando la sua capacità di adattarsi e di mantenere un ruolo centrale nella vita della città. Oggi, il palazzo è spesso utilizzato per esposizioni d’arte, incontri culturali e altri eventi che ne sottolineano il valore storico e artistico, rendendolo un luogo vivo e partecipe della comunità viterbese.
La visita a Palazzo degli Alessandri offre non solo la possibilità di ammirare uno degli edifici storici più significativi di Viterbo, ma anche di comprendere meglio la storia e le tradizioni di una città che ha saputo conservare intatto il suo ricco patrimonio medievale. Attraversando le sale di questo antico palazzo, si può percepire lo spirito di un’epoca in cui Viterbo era un crocevia di culture, commerci e politica, un cuore pulsante dell’Italia medievale.
Indirizzo: Via S. Pellegrino, 50 Viterbo
Piazza del Plebiscito
Piazza del Plebiscito è uno dei luoghi più emblematici e vivaci di Viterbo, un punto d’incontro centrale per i cittadini e i visitatori, dove storia, cultura e vita sociale si intrecciano in un affascinante mosaico urbano. Questa piazza, situata nel cuore della città, è circondata da edifici storici che testimoniano il ricco passato di Viterbo e la sua importanza nel corso dei secoli, qui si trovano i palazzi del comune. La piazza fu costruita sopra il cimitero della Chiesa di Sant’Angelo.
Palazzo dei Priori
Uno degli edifici più significativi che si affacciano sulla piazza è il Palazzo dei Priori, vero e proprio simbolo del potere civico e politico di Viterbo. La sua costruzione iniziò nel XIII secolo, periodo in cui la città giocava un ruolo cruciale nella storia papale e italiana, fungendo spesso da sede per incontri e decisioni politiche di rilievo.
Il Palazzo dei Priori, con la sua imponente facciata gotica, rappresenta uno degli esempi più raffinati di architettura civile medievale in Italia. La facciata è caratterizzata da una serie di elementi architettonici tipici dello stile gotico, come bifore, trifore e un grande portale d’ingresso, che insieme creano un effetto visivo di grande impatto. Al di sopra del portale principale, si trova il grande orologio, aggiunto in epoche successive, che ancora oggi segna il ritmo della vita cittadina.
Inizialmente era residenza del Governatore del Patrimonio di San Pietro in Tuscia, solo nel 1510 divenne sede dei Priori. Attualmente sono accessibili la Cappella Palatina, la Sala della Madonna, la Sala Regia, la Sala del Consiglio, ancora oggi utilizzata per le riunioni del Comune e nota come Sala d’Ercole, la Sala dei Paesaggi e la Sala dell’Aurora.
All’interno, il Palazzo dei Priori conserva sale affrescate e spazi che hanno ospitato, nel corso dei secoli, le istituzioni civiche della città. Questi ambienti, ricchi di storia e di arte, raccontano le vicende politiche e sociali di Viterbo e sono spesso sede di mostre, eventi culturali e incontri che mantengono viva la tradizione del palazzo come centro della vita pubblica.
Piazza del Plebiscito, con il suo Palazzo dei Priori, è non solo un luogo di grande valore storico e architettonico, ma anche il cuore pulsante della Viterbo contemporanea. Qui si svolgono mercati, festival, concerti e manifestazioni che animano la città durante tutto l’anno, facendo di questa piazza uno spazio di incontro e di scambio culturale tra passato e presente.
La visita a Piazza del Plebiscito e al Palazzo dei Priori offre ai visitatori l’opportunità di immergersi nella storia di Viterbo, di apprezzarne le bellezze architettoniche e di vivere l’atmosfera unica di una delle città medievali meglio conservate d’Italia. Questi luoghi non sono solo testimonianze del passato, ma anche scenari viventi della vita quotidiana e culturale di Viterbo, simboli dell’identità e della continuità storica della città.
Indirizzo: Via Filippo Ascenzi, 1
Orari: ingresso gratuito, tutti i giorni dalle ore 9,00 (domenica ore 10,00) alle ore 13,00 e dalle ore 15,00 alle ore 18,00.
Terme dei Papi
Le Terme dei Papi a Viterbo rappresentano una delle mete termali più rinomate e storiche d’Italia, un luogo dove salute, relax e storia si fondono in un’esperienza unica. Queste terme sono celebri per le loro acque sulfuree, le cui proprietà terapeutiche erano già conosciute e apprezzate in epoca etrusca e romana. Tuttavia, è nel Medioevo, con il trasferimento della corte papale a Viterbo nel XIII secolo, che le Terme dei Papi acquisirono la loro fama e il nome che ancora oggi le contraddistingue.
La storia delle Terme dei Papi è indissolubilmente legata a quella di Viterbo, città che per un periodo fu al centro della vita politica e spirituale dell’Europa medievale. I papi e i cardinali che risiedevano a Viterbo frequentavano assiduamente queste terme, attratti dalle virtù curative delle acque. Papa Niccolò V, nel XV secolo, fece costruire una prima struttura per accogliere i bagnanti, testimoniando l’importanza che queste terme avevano già all’epoca.
Le acque delle Terme dei Papi sgorgano da una sorgente naturale alla temperatura di circa 48°C e sono ricche di minerali con proprietà anti-infiammatorie, decongestionanti e purificanti, efficaci nel trattamento di numerosi disturbi, tra cui problemi dermatologici, respiratori e del sistema muscolo-scheletrico. L’elemento più spettacolare e conosciuto delle terme è la grande piscina termale, alimentata direttamente dalla sorgente, dove i visitatori possono immergersi nelle acque curative circondati da un paesaggio di rara bellezza.
Oltre alla piscina termale, il complesso delle Terme dei Papi offre una vasta gamma di trattamenti e servizi, che vanno dai bagni termali alle docce nasali, dai massaggi alle cure inalatorie, fino a trattamenti estetici e di benessere, tutti sfruttando le proprietà uniche delle sue acque sulfuree.
Il contesto in cui si trovano le Terme dei Papi è altrettanto suggestivo: immerso nella campagna laziale, a pochi chilometri dal centro storico di Viterbo, il complesso termale si presenta come una vera e propria oasi di pace, dove la natura e la storia creano un ambiente ideale per il relax e il benessere fisico e spirituale.
La visita alle Terme dei Papi non è solo un’occasione per godere dei benefici delle acque termali, ma anche per immergersi in un pezzo di storia italiana, in un luogo che ha saputo mantenere intatto il suo fascino attraverso i secoli, diventando simbolo dell’arte del benessere che da sempre caratterizza questa terra.
Indirizzo: Str. Bagni, 12, 01100 Viterbo VT
Piazza del Gesù
Piazza del Gesù rappresenta uno degli angoli più caratteristici e meno conosciuti di Viterbo, una piccola gemma incastonata nel tessuto urbano della città medievale.
Questa piazza, situata nel cuore del centro storico, deve il suo nome alla presenza della Chiesa del Gesù, che domina lo spazio con la sua facciata sobria e elegante.
La chiesa di San Silvestro, nota anche come del Gesù, rappresenta un esempio delle chiese romaniche tipiche della città, con il suo caratteristico campanile a vela. Documentata già nel 1080, la chiesa ha assunto l’aspetto odierno dopo i restauri del 1915, che ne hanno ripristinato le forme romaniche originarie. Nonostante le sue dimensioni ridotte, Piazza del Gesù è un luogo ricco di storia e di fascino, che racconta attraverso i suoi edifici secoli di vita cittadina.
Piazza del Gesù, con la sua chiesa e la Torre del Borgognone, è un luogo che invita alla scoperta e alla riflessione, un piccolo scrigno che racchiude storie di fede, di arte e di battaglie. Passeggiare in questa piazza significa immergersi in un’epoca lontana, sentirsi parte di una storia che continua a vivere nelle pietre, negli affreschi e nei silenzi di questo angolo nascosto di Viterbo.
Piazza di Fontana Grande
Piazza di Fontana Grande si trova a Viterbo, incastonata nel tessuto urbano della città medievale, e rappresenta uno dei luoghi più significativi e pittoreschi del centro storico. Questa piazza deve il suo nome alla presenza della monumentale Fontana Grande, una delle opere idrauliche più importanti e antiche della città, che sin dal Medioevo ha fornito acqua potabile ai cittadini di Viterbo.
La storia della Fontana Grande è strettamente legata allo sviluppo urbano e sociale di Viterbo. La sua costruzione inizia nel 1206, su iniziativa del Comune, con l’obiettivo di garantire un costante approvvigionamento di acqua alla popolazione, in un’epoca in cui l’accesso all’acqua era fondamentale per la vita quotidiana. La fontana è stata poi più volte rimaneggiata e restaurata nel corso dei secoli, acquisendo l’aspetto che possiamo ammirare oggi, con le sue vasche sovrapposte e i leoni stilizzati che ne decorano la parte inferiore.
L’architettura della Fontana Grande riflette lo stile romanico-gotico tipico di molti edifici medievali di Viterbo, con influenze che testimoniano le varie fasi della sua costruzione e dei successivi interventi. La fontana è un esempio precoce di ingegneria idraulica, dimostrando le avanzate conoscenze tecniche raggiunte dalle comunità medievali in questo campo.
Piazza di Fontana Grande, con la sua fontana, è sempre stata un luogo di incontro per gli abitanti di Viterbo, un centro di vita sociale e commerciale, dove si svolgevano mercati, fiere e riunioni pubbliche. Ancora oggi, la piazza mantiene questo ruolo, essendo un punto di riferimento per cittadini e turisti, che si fermano ad ammirare la fontana, a godere dell’atmosfera storica della piazza o a partecipare agli eventi che vi si svolgono periodicamente.
La presenza di edifici storici che circondano la piazza aggiunge ulteriore fascino al luogo, con facciate che raccontano secoli di storia cittadina.
Torre dell’orologio e Belvedere
La Torre dell’Orologio di Viterbo, insieme al suo suggestivo belvedere, rappresenta uno dei simboli più caratteristici e fotografati della città, un punto di riferimento visivo che domina il panorama urbano con la sua presenza imponente. Situata nel cuore del centro storico, questa antica torre si erge a guardia della città, offrendo da secoli non solo la misurazione del tempo ma anche uno dei più affascinanti punti di vista su Viterbo e sulle campagne circostanti.
La storia della Torre dell’Orologio si intreccia con quella di Viterbo stesso, essendo stata costruita in epoche medievali come parte delle fortificazioni cittadine. Nel corso del tempo, la torre ha subito vari interventi di restauro e modifiche, tra cui l’aggiunta dell’orologio che le ha dato il nome.
Alta 44 metri, la struttura attuale della torre mostra chiaramente i segni delle diverse fasi costruttive e stilistiche attraversate nei secoli, con elementi che riflettono il passaggio dallo stile medievale a quello rinascimentale. La sua altezza e posizione strategica hanno sempre giocato un ruolo cruciale nella vita cittadina, fungendo da punto di osservazione e difesa in tempi antichi.
Il belvedere della Torre dell’Orologio è uno dei punti panoramici più apprezzati di Viterbo, accessibile attraverso una scalinata interna che conduce alla sommità della torre. Da qui si gode di una vista mozzafiato sulla città, con i suoi tetti rossi, le strette vie medievali, le piazze vivaci e le verdi colline che si estendono all’orizzonte.
Casa Poscia
Casa Poscia è nel cuore del quartiere medievale di San Pellegrino a Viterbo, è un esempio significativo di architettura residenziale medievale, che si distingue per il suo fascino storico e la sua importanza culturale. Questa casa, risalente al XIII secolo, rappresenta uno dei tanti tesori nascosti di Viterbo, una città nota per il suo eccezionale patrimonio medievale ben conservato.
La particolarità di Casa Poscia risiede non solo nella sua antichità ma anche nella sua struttura architettonica, che ha mantenuto molte delle caratteristiche originali nonostante i secoli. La facciata, con le sue pietre a vista, le finestre ad arco offre un’esemplificazione vivida della vita quotidiana nel Medioevo. L’interno della casa conserva elementi di notevole interesse storico e artistico, come soffitti in legno, pavimenti in cotto e un camino in pietra, tutti elementi che contribuiscono a creare un’atmosfera autenticamente medievale.
Casa Poscia è nota anche per essere stata la residenza di persone di rilievo nel contesto sociale e culturale di Viterbo nel corso dei secoli, testimoniando le vicende storiche e le trasformazioni che la città ha vissuto. La casa offre uno spaccato unico sulla struttura abitativa e sullo stile di vita di chi abitava Viterbo nel Medioevo, fornendo preziose informazioni sulle tecniche costruttive, sull’organizzazione degli spazi domestici e sulle abitudini quotidiane di quel periodo.
Negli ultimi anni, Casa Poscia è stata oggetto di studi e restauri che hanno mirato a preservarne l’integrità strutturale e il valore storico, consentendo di mantenerla accessibile al pubblico come testimonianza vivente della ricca storia di Viterbo. La casa è diventata così un punto di interesse per studiosi, storici dell’arte e turisti, attratti dalla possibilità di immergersi direttamente nell’atmosfera medievale e di apprezzare da vicino la maestria architettonica di quel tempo.
La visita a Casa Poscia offre l’opportunità di esplorare un aspetto meno noto ma altrettanto affascinante di Viterbo, quello delle sue dimore storiche, e di comprendere meglio come la città sia riuscita a conservare intatta la sua identità attraverso i secoli.
Indirizzo: Via Aurelio Saffi, Viterbo
Piscine Carletti
Le Piscine Carletti sono una delle attrazioni termali più note e apprezzate nei dintorni di Viterbo, facendo parte dell’ampio patrimonio di acque termali che caratterizza questa area del Lazio. Queste sorgenti naturali di acqua calda sono situate a pochi chilometri dal centro di Viterbo, rendendole facilmente accessibili sia per i residenti che per i turisti in cerca di relax e benessere in un contesto naturale di rara bellezza.
Le Piscine Carletti si distinguono per le loro acque ricche di minerali, che sgorgano naturalmente dal sottosuolo a una temperatura di circa 48°C. Queste proprietà termali rendono l’acqua particolarmente indicata per trattamenti terapeutici e per rilassarsi.
Come Raggiungerle:
Le Piscine Carletti si trovano nella zona nord di Viterbo, vicino alla strada che collega Viterbo a Bagnoregio. Raggiungerle è relativamente semplice sia in auto che con i mezzi pubblici locali, grazie alla segnaletica che indica il percorso verso le terme. Per chi proviene da Viterbo, è consigliabile seguire le indicazioni per le Terme dei Papi e poi proseguire seguendo i cartelli specifici per le Piscine Carletti.
Descrizione e Info:
Queste piscine naturali sono immerse in un ambiente tranquillo e rilassante, circondate dalla natura incontaminata tipica della campagna laziale. La zona offre ampi spazi per il relax, dove i visitatori possono godere delle acque termali all’aperto, approfittando delle proprietà benefiche dell’acqua sulfurea. A differenza di altri complessi termali più strutturati, le Piscine Carletti mantengono un aspetto più selvaggio e naturale, permettendo un’esperienza termale autentica e a stretto contatto con la natura.
L’accesso alle pozze, che sono circa 4, è libero, e c’è anche un ampio parcheggio a disposizione, sempre gratuito.
È un’esperienza consigliata a chiunque desideri scoprire le bellezze naturali e le risorse termali che il territorio di Viterbo ha da offrire, cerca di evitare i periodi più affollati perché le piscine sono di dimensioni ridotte, quindi vai di mattina presto o in tarda serata, ma tieni presente che nella zona non ci sono servizi di alcun tipo.
Villa Lante
Villa Lante a Bagnaia, una frazione di Viterbo, è uno dei più raffinati esempi di giardino all’italiana, un capolavoro del Rinascimento che combina architettura, natura e arte in un insieme armonioso e suggestivo. Questa meravigliosa villa, con i suoi giardini, fontane e sculture, rappresenta una delle massime espressioni del concetto di villa di delizia del XVI secolo, destinata al piacere e al riposo dei suoi illustri proprietari e visitatori.
La costruzione di Villa Lante iniziò nel 1566 sotto la direzione dell’architetto Jacopo Barozzi da Vignola, uno dei più importanti architetti del Rinascimento, per volere del cardinale Gianfrancesco Gambara. Il nome della villa deriva da un proprietario successivo, il cardinale Ippolito Lante Montefeltro della Rovere, sotto la cui egida la villa raggiunse l’apice della sua bellezza e fama.
Il giardino di Villa Lante è un esempio perfetto di giardino all’italiana, caratterizzato da un rigido formalismo geometrico, con parterres, fontane, cascate, vasche d’acqua e sculture che creano un gioco continuo di acqua e verde. Al centro del giardino si trova la famosa Fontana dei Mori, opera di Giambologna, che con la sua dinamica composizione aggiunge movimento e vita all’insieme.
La villa è composta da due palazzine quasi gemelle, costruite in fasi successive, che incorniciano il giardino, simboleggiano l’ideale di armonia e equilibrio rinascimentale. Queste palazzine, pur essendo simili nella struttura esterna, presentano interni riccamente decorati e pensati per ospitare gli ospiti in ambienti di grande eleganza e comfort.
L’interazione tra architettura e natura è un elemento fondamentale di Villa Lante. Il giardino, con i suoi giochi d’acqua, le sue statue che raffigurano divinità, ninfe e creature mitologiche, e le sue piante attentamente selezionate, è stato concepito come un luogo dove l’ordine umano e la bellezza naturale si fondono in un insieme indissolubile, riflettendo l’ideale rinascimentale di un universo ordinato e armonico.
Villa Lante è oggi aperta al pubblico e rappresenta una destinazione imperdibile per chi visita Viterbo e i suoi dintorni. Passeggiare attraverso i suoi giardini e ammirare le sue palazzine è un’esperienza che permette di immergersi nella bellezza e nell’arte del Rinascimento, offrendo un esempio vivente di come la cultura, l’architettura e la natura possano unirsi in un’opera d’arte senza tempo.
Indirizzo: Via Jacopo Barozzi, 71, Bagnaia VT
L’ingresso al parco pubblico è gratuito, ma è necessario fare lo stesso il biglietto.
L’ingresso alla villa è a pagamento con le seguenti tariffe:
Adulti oltre 25 anni Euro 5,00
Giovani dai 18 ai 25 anni: Euro 2,00.
Valle Faul
Cosa vedere vicino Viterbo
Viterbo, con la sua ricca storia e il suo affascinante patrimonio culturale, è circondata da numerosi luoghi di interesse che vale la pena esplorare. Nei dintorni di Viterbo, si trovano destinazioni che spaziano da incantevoli borghi medievali a meraviglie naturali e architettoniche, offrendo un’ampia varietà di esperienze ai visitatori. Ecco una panoramica di alcuni dei luoghi più suggestivi nei dintorni di Viterbo che ti consigliamo di vedere.
Caprarola e il Palazzo Farnese
Caprarola è nota soprattutto per il Palazzo Farnese, uno splendido esempio di architettura rinascimentale progettato da Vignola nel XVI secolo. Questa imponente residenza nobiliare è famosa per i suoi interni decorati e per i magnifici giardini all’italiana. Il palazzo racchiude storie di potere e arte, con affreschi che narrano la grandezza della famiglia Farnese.
Indirizzo: Piazza Farnese, Caprarola.
Biglietto: intero € 10,00, € 8,00 in caso di parco chiuso
Vitorchiano
Vitorchiano è un borgo medievale che conserva intatto il suo fascino storico, con mura fortificate, porte antiche e vie acciottolate. È noto per la lavorazione della peperina, una pietra locale, e per il suo impegno nella conservazione delle tradizioni artigianali. La tranquillità e l’autenticità di Vitorchiano lo rendono una meta ideale per chi ama i borghi.
Famoso per il suo Moai, qui si trova infatti uno dei rari Moai al di fuori dell’Isola di Pasqua.
Questa replica moderna, scolpita nel 1990 da undici indigeni Maori su invito della trasmissione RAI “Alla ricerca dell’Arca”, rappresenta un esempio unico di gemellaggio culturale.
Realizzato in un enorme blocco di peperino, simile alla pietra vulcanica dell’Isola di Pasqua, il Moai di Vitorchiano è considerato una scultura sacra che dovrebbe portare prosperità alla comunità che lo ospita, a condizione che rimanga nel luogo originale della sua creazione per evitare sciagure.
Indirizzo: Strada Provinciale 23 della Vezza, 19, 01030 Vitorchiano VT
Situata su una collina di tufo accessibile solo attraverso un ponte pedonale, Civita di Bagnoregio è spesso descritta come “la città che muore” a causa dell’erosione che minaccia le sue fondamenta. Questo borgo incantato offre vedute mozzafiato e un’atmosfera che sembra sospesa nel tempo, con le sue strade strette e case in pietra che raccontano secoli di storia.
Calcata
Calcata è un altro borgo affascinante, situato su un promontorio di tufo circondato da una rigogliosa foresta. Negli anni ’70, è diventato un rifugio per artisti e creativi, che hanno contribuito a rivitalizzare il borgo con gallerie d’arte, botteghe artigianali e caffè. L’atmosfera bohémien e le viste panoramiche fanno di Calcata una destinazione unica nel suo genere.
Parco dei Mostri di Bomarzo
Il Parco dei Mostri di Bomarzo, noto anche come Sacro Bosco, è un giardino rinascimentale unico, popolato da sculture enigmatiche e gigantesche raffigurazioni di creature mitologiche. Creato nel XVI secolo per il principe Pier Francesco Orsini, il parco invita i visitatori in un viaggio surreale attraverso simbolismi e architetture fantasiose, offrendo un’esperienza indimenticabile.
Sant’Angelo di Roccalvecce
Sant’Angelo di Roccalvecce, un borgo medievale situato nella provincia di Viterbo, è diventato un punto di riferimento per l’arte e la cultura grazie a un originale progetto di murales ispirati alle fiabe. Questa iniziativa artistica ha trasformato le facciate delle case e i muri del villaggio in una vivace galleria d’arte a cielo aperto, dove racconti classici e moderni prendono vita attraverso l’arte murale. Artisti vari hanno reinterpretato storie famose come Cappuccetto Rosso, Pinocchio e Alice nel Paese delle Meraviglie, arricchendo il borgo di opere uniche che invitano a una passeggiata narrativa ed esplorativa.
Questi murales creano un dialogo visivo tra l’antico e il moderno, riuscendo a rinvigorire l’interesse verso Sant’Angelo di Roccalvecce e a promuovere il turismo culturale. Il progetto non solo abbellisce il borgo, ma sottolinea anche l’importanza dell’arte nella valorizzazione del patrimonio culturale e storico.
Ogni luogo nei dintorni di Viterbo racconta una storia unica, dalle meraviglie architettoniche alle comunità artistiche vivaci, l’area circostante Viterbo rappresenta un mosaico di esperienze da esplorare e da scoprire.
Dove dormire a Viterbo
Viterbo, con la sua ricca storia, le terme naturali e l’incantevole architettura medievale, offre diverse zone ideali per soggiornare.
Ecco alcune delle migliori zone dove dormire a Viterbo:
1.Centro Storico
Il cuore pulsante di Viterbo è senza dubbio il suo centro storico, dove si trovano il Palazzo dei Papi, la Cattedrale di San Lorenzo e il quartiere di San Pellegrino. Soggiornare qui significa immergersi nell’atmosfera medievale della città, con facile accesso a musei, ristoranti e caffè. Le opzioni di alloggio variano da hotel di charme e boutique a confortevoli B&B e appartamenti vacanze.
2.Zona Terme
Per chi cerca relax e benessere, la zona delle Terme dei Papi è l’ideale. A pochi chilometri dal centro, questa area offre alberghi e resort dotati di spa e piscine termali, perfetti per chi desidera un soggiorno all’insegna del riposo e della cura di sé. Alloggiare in questa zona permette di godere dei benefici delle acque termali di Viterbo, famose sin dall’antichità.
3.Quartiere San Pellegrino
Il quartiere San Pellegrino, noto per essere il cuore medievale di Viterbo, è un’altra scelta eccellente per chi desidera soggiornare in un’area storica. Questo quartiere è caratterizzato da vicoli stretti, architetture affascinanti e una vivace atmosfera. Qui si possono trovare accoglienti case vacanze e piccoli alberghi che offrono un’esperienza autentica della vita nella città vecchia.
4.Dintorni di Viterbo
Per chi preferisce un soggiorno più tranquillo e immerso nella natura, i dintorni di Viterbo offrono agriturismi, country house e ville. Queste opzioni permettono di esplorare la campagna della Tuscia, con i suoi paesaggi mozzafiato, siti archeologici etruschi e borghi medievali, offrendo al contempo ospitalità di qualità e cucina locale.
Ogni zona di Viterbo ha il suo carattere unico e soddisfa diverse preferenze di viaggio, che si tratti di esplorare la ricca storia della città, rilassarsi nelle sue acque termali o scoprire la bellezza naturale e culturale della regione della Tuscia.
Cosa mangiare a Viterbo
A Viterbo, il viaggio culinario è un tuffo nella tradizione gastronomica della Tuscia, che offre piatti robusti e sapori autentici, radicati nella storia e nel territorio. Un must per chi visita Viterbo è l’assaggio dell’acquacotta, una zuppa contadina arricchita con verdure, uova e pecorino, che racconta la semplicità e la ricchezza del rapporto con la terra. Non si può poi ignorare i lombrichelli al ragù di cinghiale, un tipo di pasta fatta in casa, simbolo della cucina locale, accompagnata da un sugo corposo che ne esalta il gusto.
Altrettanto invitante è il fagiolo del Purgatorio, un legume piccolo e saporito, presidio Slow Food, spesso servito come contorno o ingrediente principale in zuppe e insalate. Per i carnivori, la scelta ricade sulle carni alla brace, come l’agnello, che in queste terre assume un sapore unico grazie alle erbe aromatiche utilizzate nella sua cottura.
Dolci come tozzetti con nocciole, biscotti croccanti da inzuppare nel vino dolce, e la ciambella al forno, morbida e profumata, concludono il pasto su note dolci e confortanti. Ogni piatto a Viterbo è un’esperienza che connette direttamente con la cultura e le tradizioni della regione, offrendo sapori genuini e indimenticabili
Come arrivare a Viterbo in treno
Viterbo è servita da due principali linee ferroviarie che la collegano a Roma e ad altre città della regione Lazio, rendendo il treno una scelta conveniente per raggiungere la città.
Da Roma: Ci sono due principali linee ferroviarie che collegano Roma a Viterbo:
La linea Roma-Viterbo del servizio ferroviario regionale Lazio, conosciuta anche come Ferrovia Roma Nord, parte da Roma Piazzale Flaminio, passando per diverse stazioni intermedie. Questo servizio arriva alla stazione di Viterbo Porta Fiorentina, situata comodamente vicino al centro storico. Il viaggio dura circa 2 ore, a seconda del tipo di servizio (diretto o con fermate intermedie).
Un’altra opzione è prendere un treno regionale da Roma Termini o Roma Tiburtina verso Orte, dove si può cambiare per un treno diretto a Viterbo. Questa opzione può essere più veloce ma richiede un cambio di treno.
Come arrivare a Viterbo in macchina
Da Roma: Viterbo si trova a nord di Roma, e il modo più diretto per arrivarci in auto è attraverso la Strada Statale 2 Bis Cassia Veientana (SS2 Bis) e poi proseguire sulla Strada Statale 2 Cassia (SS2). Il viaggio dura circa 1 ora e 30 minuti, a seconda del traffico. Seguire le indicazioni per Viterbo dalla Grande Raccordo Anulare (GRA) di Roma è relativamente semplice.
Da Firenze: Se vieni da nord, ad esempio da Firenze, puoi prendere l’Autostrada A1 direzione Roma e uscire a Orte, poi seguire le indicazioni per Viterbo sulla Strada Statale 675 Umbro-Laziale. Questo percorso richiede circa 2 ore e 30 minuti.
Da Siena: Un’altra opzione per chi proviene dal nord è viaggiare dalla direzione di Siena, prendendo la Strada Statale 2 Cassia (SS2) direttamente verso sud, attraverso la Toscana e nel Lazio fino a Viterbo. Questo percorso panoramico offre splendide vedute della campagna italiana.