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La Barriera Corallina in Italia

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Molti amanti del mare e degli ambienti sottomarini potrebbero sorprendersi nello scoprire che anche l’Italia, terra principalmente conosciuta per la sua ricca storia, l’arte e la cucina, ospita preziosi ecosistemi marini assimilabili a barriere coralline. Sebbene non possiamo parlare di estese barriere coralline come quelle presenti in altre parti del mondo, le acque italiane celano meravigliose formazioni coralline che meritano attenzione e tutela.

L’Italia non ha una “barriera corallina” come quella che si trova, ad esempio, al largo della costa australiana (la Grande Barriera Corallina). Tuttavia, nel Mar Mediterraneo esistono vari tipi di coralli e habitat corallini. Le acque italiane ospitano alcune formazioni coralline, specialmente i coralli rossi (Corallium rubrum).

Ci sono alcune zone del Mediterraneo dove puoi trovare queste formazioni coralline:

  1. Arcipelago di La Maddalena, in Sardegna: le acque intorno a queste isole sono un habitat ideale per molte specie marine, tra cui i coralli.
  2. Costa degli Dei, in Calabria: questa zona è conosciuta per le sue acque cristalline e i fondali ricchi, dove è possibile trovare il corallo rosso.
  3. Acque intorno all’isola d’Ischia: anche in questo caso, le acque offrono habitat favorevoli per diverse specie di coralli.
  4. Parco Nazionale dell’Asinara, in Sardegna: un altro luogo dove il corallo rosso può essere trovato.

L’Importanza delle Formazioni Coralline Italiane

 

Pur non essendo estese come le grandi barriere coralline tropicali, le formazioni coralline italiane sono habitat di grande valore per la biodiversità. Ospitano una varietà di specie marine, alcune delle quali endemiche, che contribuiscono all’equilibrio dell’ecosistema marino.

Ricchezza in termini di specie di corallo: L’Italia è casa di numerose specie di corallo, come il Corallium rubrum, meglio noto come corallo rosso del Mediterraneo, una specie preziosa che ha svolto un ruolo importante nella storia e nell’economia di alcune regioni italiane, come la Sardegna e la Campania.

Funzione ecologica: Le formazioni coralline svolgono un ruolo cruciale nell’ecosistema marino, offrendo rifugio e nutrimento a molte specie marine e contribuendo alla protezione delle coste dall’erosione.

Le Principali Aree di Interesse per i sub

  • Fondali di Portofino:

    • Descrizione: L’Area Marina Protetta di Portofino si estende per circa 13 km quadrati e rappresenta uno dei luoghi di immersione più apprezzati d’Italia.
    • Biodiversità: Qui, gli appassionati di immersioni possono ammirare pareti rocciose verticali ricoperte da una ricca flora e fauna, tra cui spicca il corallo rosso del Mediterraneo, ma anche gorgonie, spugne e una vasta varietà di pesci.
    • Conservazione: L’area, essendo protetta, beneficia di regolamentazioni volte a preservare e conservare la sua ricchezza biologica.
  • Isole Tremiti

      • Descrizione: Un piccolo arcipelago nel Mar Adriatico, le Isole Tremiti sono un Parco Nazionale e ospitano una sorprendente biodiversità marina.
      • Biodiversità: Le acque che circondano le isole sono dimora di formazioni coralligene, grotte sottomarine e praterie di posidonia. Il corallo rosso, le gorgonie e una moltitudine di specie di pesci vivono in simbiosi in questo delicato ecosistema.
      • Conservazione: L’essere un’area protetta aiuta a limitare le attività antropiche dannose, contribuendo alla conservazione dell’habitat.
  • Costa della Sardegna

    • Descrizione: La Sardegna, con le sue acque cristalline, ospita alcune delle più belle formazioni coralligene del Mediterraneo.
    • Biodiversità: Oltre al famoso corallo rosso, utilizzato anche in gioielleria, la Sardegna è dimora di gorgonie bianche e rosse, spugne di diversi colori e forme, e una vasta gamma di fauna marina, dai piccoli crostacei ai grandi pesci.
    • Conservazione: Diverse aree della costa sarda sono state dichiarate aree marine protette, contribuendo così alla conservazione e protezione delle preziose comunità coralligene.

Scoperta la barriera corallina in Italia 

Monopoli

Un team dell’Università di Bari, guidato dal direttore Giuseppe Corriero, nel 2019 ha fatto una sorprendente scoperta al largo della costa pugliese: una barriera corallina vicino a Monopoli. Questa rivelazione è stata annunciata tramite la Gazzetta del Mezzogiorno.

La barriera, situata tra i 40 e i 55 metri di profondità a due chilometri dalla costa, potrebbe estendersi ulteriormente, forse fino a Bari o Otranto. Diversamente dalle barriere coralline equatoriali che si sviluppano in zone luminose, questa cresce in condizioni di penombra. Ciò ha dato origine a coralli con tonalità di colore particolari, soffuse, variando dall’arancione al rosso e viola.

Ciò che rende speciale questa barriera è sia la sua profondità, intorno ai 50 metri, sia i suoi colori unici. La cosa sorprendente è che questa meraviglia è rimasta nascosta per anni.

Le Sfide e la Tutela

    • Minacce ambientali: Le formazioni coralline italiane, come molte altre nel mondo, sono minacciate da vari fattori, tra cui l’inquinamento, la pesca eccessiva e i cambiamenti climatici.
    • Iniziative di conservazione: Fortunatamente, sono state avviate numerose iniziative per proteggere questi preziosi ecosistemi. Molte aree sono ora marine protette, con restrizioni sulla pesca e altre attività potenzialmente dannose.
    • Coinvolgimento della comunità: La conservazione delle barriere coralline non è solo una questione di regolamentazioni, ma richiede anche la consapevolezza e il coinvolgimento della comunità locale e dei visitatori

Conclusione

Le formazioni coralline italiane, sebbene diverse dalle classiche barriere tropicali, sono un tesoro nascosto che offre una vista affascinante del mondo sottomarino del Mediterraneo. La loro tutela e conservazione non sono solo essenziali per la salute degli oceani e dei mari, ma rappresentano anche un patrimonio di inestimabile valore per le future generazioni.
Questi ecosistemi svolgono un ruolo fondamentale per la biodiversità marina, e la loro conservazione è essenziale non solo per la salute dei nostri mari, ma anche per le economie locali legate al turismo.
Esplorare e proteggere questi ecosistemi dovrebbe essere una priorità per chiunque ami il mare e la natura in tutte le sue manifestazioni.

Stefania, copywriter e digital strategist, amo leggere, viaggiare ed ascoltare le storie dal mondo. Adoro l'Asia. Vegan, piena di speranza per un pianeta migliore, innamorata del mio cagnolino Giotto.

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