INDICE
Ed eccoci finalmente ad Aielli, in un percorso tra stelle, terra ed arte in un borgo che diventa universo.
Cosa vedere ad Aielli, il borgo dei murales in Abruzzo
Aielli è un piccolo borgo che ha saputo reinventarsi e dare linfa vitale al turismo, un progetto colorato e di grande valore culturale che richiama ogni anno sempre più persone.
Perdersi tra le vie alla ricerca dei famosi e prestigiosi murales d’autore ha reso la visita intrigante e vivace, un paesino in cui si respira pace e fermento allo stesso tempo.
Nella giornata di sabato il sole era caldo, ma il vento fresco di un borgo a 1000 e più metri di altitudine ci ha aiutato a sostenere il ritmo delle camminate entusiaste che ci portavano a trotterellare da una sezione del paese ad un’altra.
Mi ha riempito di orgoglio e felicità vedere un bel flusso di persone intente nella visita, di tutte le età, da giovani fotografi, a gruppi di amiche pensionate, a famiglie con bambini.
Gli abitanti del paese sono orgogliosi del loro borgo e si sono impegnati (senza richiesta) ad aiutare con un sorriso e con pazienza tutti i visitatori, anche quelli più indisciplinati come noi che bloccavano a lungo la strada per le foto.
All’entrata del paese in piazza in Piazza Filippo Angelitti c’è uno stand dove dei ragazzi preparati e molto disponibili ti illustrano il percorso da fare, ti consegnano una mappa dei murales e ti aiutano per ogni dubbio o necessità.
I piccoli bar presenti si sono adeguati per offrire qualche proposta per pranzo ed il forno resta sempre il punto forte di ogni piccola realtà paesana, non abbiamo sperimentato direttamente ma l’odore riempiva le strade, accompagnava le risate e rendeva la passeggiata ancor più sollecitante, anche l’olfatto era infine coinvolto oltre la vista.
Un posto, inoltre, con una ricchezza storico-architettonica tutta da scoprire.
Dove si trova Aielli in Abruzzo
Il suo territorio si trova nel Parco Regionale del Velino-Sirente, Aielli è uno dei comuni più alti dell’altopiano del Fucino, nella Marsica. La sua altitudine varia dai 650 metri s.l.m. della piana fucense ai 1818 del Monte Etra.
Il paese di Aielli è adagiato su uno sperone roccioso e questa sua posizione lo ha reso nel corso della storia un luogo ideale per la difesa e l’osservazione.
È composto da 2 nuclei principali Aielli alto e Aielli stazione, dall’alto si può ammirare un panorama molto suggestivo degli appennini e della piana fucense.
Il territorio di Aielli spicca anche per la torre medievale del 1300, chiamata Torre delle stelle, che ora è un importante osservatorio astronomico aperto al pubblico con annessi il Museo del cielo e la biblioteca scientifica.
Inoltre il paese vecchio, nel 1977, fu utilizzato come set per girare il film Fontamara con Michele Placido .
La maggioranza dei murales del borgo si sviluppano intorno al tema dell’astronomia, proprio per l’osservatorio astronomico nella torre delle stelle.
La più grande opera di Aielli dell’artista Okuda San Miguel è stata inserita dalla galleria d’arte online Widewalls, tra i 55 murales più belli del mondo del 2019.
Scopriamo insieme la torre delle stelle e poi anche tutti i murales presenti nel borgo.
Cosa vedere ad Aielli
TORRE DELLE STELLE
La torre delle stelle è una torre medievale del 1300, l’osservatorio astronomico più alto dell’italia centrale, accoglie anche il museo del cielo.
La sua posizione strategica rendeva possibile la vista con le altre torri poste a difesa del Fucino, e garantiva una rapida comunicazione in caso di allarme.
Ad oggi dopo il terremoto del 1915 la torre è alta 18,45 metri, ed è dunque un osservatorio astronomico aperto al pubblico accoglie anche il Museo del cielo e la biblioteca scientifica con più di 500 volumi a carattere scientifico.
Dispone di attrezzatura di ultima generazione per l’osservazione e fotografia astronomica
Custodisce inoltre il planetario in grado di proiettare 3000 stelle su una cupola di 6 metri di diametro.
I MURALES di aielli
Ti presento ed illustro brevementi i murales presenti ad Aielli, te li indico rispettando la numerazione presente nella mappa fornita da Borgo Universo.
PER SCOPRIRE BENE TUTTI I MURALES E CONOSCERE LA STORIA DEL BORGO DI AIELLI TI CONSIGLIO DI PRENOTARE UN TOUR ORGANIZZATO, CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIù!
GEMINI(1)
Un’opera di Giovanni Anastasia realizzata nel 2019.
Gemini è il simbolo per eccellenza del doppio, della dualità. Due sono anche le città di Aielli, divise dopo il grande terremoto del 1915 che ha costretto parte del paese a trasferirsi più a valle, dove è nata poi Aielli Stazione. Il murale parla quindi delle due città, rappresentate dalla costellazione dei Gemelli: la figura femminile capovolta in alto rappresenta la antica Aielli (che si trova sopra), mentre la figura maschile è la nuova Aielli Stazione.
Le mani grandi e i motivi floreali dei Gemelli ci raccontano la storia contadina di un’antica comunità rurale.
YOUR SKY(2)
Questo murale è stato realizzato da Millo nel 2020.
“Il tuo cielo” rappresenta la volontà di provare.
Sotto la superficie di tutte le realtà a volte c’è un intero universo da scoprire se ci proviamo.
Un’opera grandiosa ed al tempo stesso delicata ed intima.
WORMHOLE(3)
David De La Cruz ad Aielli ha realizzato il suo murale che raffigura una sua versione di una teoria a lui molto cara: la teoria dei cunicoli spazio-temporali, detta anche wormhole.
Questo murale è stato realizzato nel 2019.
OROLOGIO SOLARE(4)
Realizzata nel 2018 da Yuri Hopnn, che utlizza nelle sue opere solo 3 colori, il bianco, il rosso ed il nero.
Le figure in bianco e rosso, oniriche e pagliaccesche del murale rappresentano il ciclo delle stagioni, inverno, estate, autunno e primavera.
Il murale si integra con un orologio solare progettato da Paolo Maria Ruscitti, uno gnomo nel muro proietta l’ombra che segna l’ora solare lungo le linee evidenziate in blu.
HOLAF E C.A. GIARDINA(5)
Il murale dell‘orso di Holaf e C.A. Giardina è stato realizzato nel 2020, rappresenta il nostrano orso marsicano, specie del territorio e in via d’estinzione. Un orso che sta cercando il suo equilibrio su un cumulo di pietre, in un mondo pieno di difficoltà, una natura che gli è spesso ostile, insieme all’essere umano.
ALBERO SOLARE(6)
Un’opera significativa: questo è lo spirito di questo luogo e del suo popolo. É stata realizzata da SAM3, stile semplice e monocromatico.
Al centro del murale un grande albero che simboleggia la torre delle stelle, i rami come dei telescopi si protendono verso il cielo.
Alla base dell’albero gli abitanti di Aielli, questa rappresentazione esalta l’attaccamento e l’amore degli aiellesi verso il proprio borgo.
LE MANI DI ORODè(7)
Segrete e silenziose, le mani di Orodè Deoro si trovano in diversi punti del paese, sono realizzate con la tecnica del mosaico ceramico.
Sono 3 i mosaici che il grande artista ha creato fra le vie di Aielli.
ILLUMINARY PALACE(8)
Illuminary Palace, un palazzo che dà vita ad una giostra di colori e che distribuisce energia grazie ai suoi colori scintillanti.
L’autore è Okuda San Miguel un artista spagnolo, che si esprime con colori brillanti e dà vita ad un universo psichedelico ed esplosivo.
I Temi delle sue opere vertono sulla complessità, l’esistenza, l’infinito, l’universo, ed anche la profonda riflessione sui conflitti che caratterizzano la vita moderna e sul capitalismo che riduce indiscutibilmente e profondamente la nostra libertà.
Lo stile di Okuda è surrealismo pop.
Il suo pensiero: l’arte deve essere costantemente presente nei contesti urbani quotidiani e pubblici e la sua missione è trasformare questi spazi in modo che l’esperienza del passante sia sempre migliore, poter regalare luoghi vivaci pieni di colore e positività, nella speranza di cambiare la vita delle persone.
Ci troviamo di fronte al Manifesto dell’importanza della bellezza urbana, è un’opera realizzata nel 2019.
Orodè Deoro II(9)
Questo artista ha prodotto diversi murales qui ad Aielli.
FETONTE NOTTURNO(10)
Intreccio di storia e mitologia, gioco di illusioni e forme realizzato da Luca Zamoc nel 2017, illustratore, grafic designer e street artist.
Nella realizzazione di questo murale si è ispirato a 2 elementi della storia di Aielli, la passione per il cielo e il terrremoto della Marsica del 1915.
Il protagonista del murale è Fetonte, scopriamo la storia:
Gli amici di Fetonte iniziarono a prenderlo in giro e sbeffeggiarlo perché il giovane sosteneva di essere il figlio del dio del Sole ed essi non ci credevano. Fetonte, mortificato di questa cosa, un giorno andò dal padre per supplicarlo di fargli portare per un giorno il carro del Sole, così avrebbe potuto dimostrare le sue origini. Apollo cercò in tutti i modi di distoglierlo da questa pazzia ma Fetonte tanto fece che alla fine convinse il padre; salì sul carro e partì. Una volta sul carro però, il giovane ebbe paura quando vide il vuoto sotto i suoi piedi; allora il carro impazzì, saliva troppo in cielo o si avvicinava troppo alla terra, bruciando tutto; Zeus allora ebbe pietà degli uomini e per salvarli mandò una folgore su Fetonte che morì e precipitò nel fiume Eridano, che oggi si chiama Po. Mentre i cavalli ritornavano da soli alla stalla, le Heliadi, sorelle di Fetonte, piangevano la sua morte e Zeus impietosito di quel dolore, le tramutò in pioppi e le loro lacrime divennero gocce d’ambra; questi pioppi ancora oggi sono lungo le rive del Po.
Si tratta di una storia di disobbedienza, compassione ed amore.
LIGHT ROOM(11)
È realizzata da Jacopo Ceccarelli, in arte Never 2501 un murale che è una vera e propria sfida.
Il suo stile è riconoscibile dalle linee, dai pattern geometrici in bianco e nero, e dalle figure simboliche.
Le sue rappresentazioni astratte eliminano il superfluo, il colore, gli ornamenti ed i soggetti in favore dei messaggi universali e delle emozioni.
La sua opera è pulita ed elegante ed invita alla meditazione ed introspezione.
Ad Aielli per la prima volta sperimenta una tecnica pittorica che gioca con la luce riflessa grazie all’uso di uno specchio, in questo modo l’arte si fonde con l’ambiente circostante e con i movimenti del cielo.
Matlakas(12)
Il murale presenta immagini inerenti allo spazio, alle costellazioni, alle galassie, ispirate anche ai tour offerti dall’osservatorio.
Possiamo ammirare sul lato della casa, gli orsetti rappresentano l’orsa minore e maggiore, la palomebella, la chimera, la testa di cavallo ecc. I colori rappresentano le galassie e le parti bianche rappresentano la materia oscura parte integrante delle galassie.
Il muro in alto riporta oggetti della quotidianità abruzzese e parte integrante della crescita dell’ essere umano. Tutte le immagini dell’opera sono il risultato della conversazioni che l’artista ha avuto con le persone di Aielli.
Sopra in alto c’e’ un globo che rappresenta il disastroso terremoto del 1915.
Il gelato che si scioglie sul globo rappresenta la crisi ambientale. Le altre immagini si riferiscono agli altri pianeti ed agli studi scientifici sullo spazio.
PALE BLU DOT(13)
L’artista di quest’opera è Nicola Alessandrini, e si fa riferimento al 5 settembre 1977 in cui fu lanciata la sonda Voyager 1 e l’astronomo Sagan incita la Nasa a scattare le foto del nostro pianeta dai confini del sistema solare.
La foto è la PALE BLU DOT, pallido punto blu, questa descrizione evoca la piccolezza dell’essere umano al cospetto dell’infinità dell’universo.
L’opera di Alessandrini riflette sull’essere umano nella sua condizione di solitudini e finitezza, la figura dell’uomo non è centrale perché rispetto all’universo si è piccoli ed insignificanti, si evince la necessità di accettare i nostri limiti nel passaggio sulla terra.
I simboli attorno all’uomo sembrano inquietanti e rimandano ad una dimensione in cui inconscio, paure e realtà si compenetrano.
ARIS(14)
Il grande murale verticale di Aris ci parla dell’infinito che si rispecchia nel singolo e della moltitudine che diventa tutt’uno.
L’opera è stata realizzata ad Aielli nel 2017,e riguarda la stretta connessione tra il borgo stesso e l’universo.
Il cielo e la terra si incontrano e quasi si parlano in un gioco di volti che si rispecchiano e si ripetono l’uno dentro l’altro.
LE BIS(15)
Si tratta di un’opera realizzata nel 2019.
Nasce dalla collaborazione tra Valeria Iozzi ed Emanuela Esposito che si firmano con il nome di LE BIS.
Si tratta di un omaggio all’universo femminile, in gioco abbiamo l’energia della donna e dell’universo.
Le 3 donne si scambiano le energie con l’universo e generano luce e vita.
AN WEI(16)
Il murale di An Wei è una commemorazione ad Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, comune campano con cui Aielli è gemellato, assassinato nel 2010 per mano camorristica.
Nel primo riquadro dell’opera c’è il busto di Vassallo; nel secondo un’anfora che rimanda al “sindaco pescatore”; nel terzo il panorama è un punto di unione tra il paesaggio di Pollica e quello di Aielli.
LA COSTITUZIONE(17)
Un’opera importante ed un primato per Aielli, per la prima volta in Italia l’intera Costituzione trascritta su un murale.
Realizzato su una parete di 60 mq con una stampante speciale, supervisionata e ripassata dagli artisti.
ALBERO COSMICO(18)
Alberto Cicerone, nasce ad Avezzano, architetto specializzato in arti religiose, le sue opere più importanti si trovano a Roma.
L’albero si staglia su un cielo azzurro e stellato è simbolo è il punto di intersezione delle 3 regioni cosmiche, cielo, terra e oltretomba.
FONTAMARA(19)
Un’opera unica nel suo genere, un romanzo che è diventato un murale.
Una riproduzione grandiosa del romanzo Fontamara scritto da Ignazio Silone sulla parete ai piedi della torre delle stelle.
Una storia vicina alla memorie del luogo, storia delle oppressione e soprusi delle classi subalterne che abitavano questi luoghi.
Andrea Parente, in arte Alleg nel 2018 completò quest’opera per celebrare i 40 anni della morte dello scrittore Silone.
Ambra Sbrama ed Ema Jones lo hanno aiutato in questa grandiosa opera, che è divenuta collettiva e che non vuole solo celebrare l’autore, ma vuole trasformarsi in un momento di incontro e confronto.
DESIDERO(20)
Ai piedi della torre delle stelle in cui Gio Pistone realizza un’opera murale onirica e surreale, un mondo fatto di sogni ed enigmi.
Ai piedi dell’osservatorio astronomico i protagonisti strani del murale danno vita alle costellazioni dell’emisfero celeste australe.
Ritroviamo il pesce australe, il cane maggiore, il cane minore, orione, la lepre, la nave argo, il centauro, e l’idra , le figure oniriche si rincorrono in una danza. Con questo murale l’artista ci regala un mondo visionario e chimerico.
SBRAMA ED EMAJONS-OPERA SENZA TITOLO(21)
Sbrama ed Ema Jons hanno realizzato quest’opera nel 2018 , ai piedi della torre delle stelle, un tripudio di forme e colori.
In scena 2 personaggi fatti di linee e di colori che si incontrano o che si scontrano? Uno scontro epico fra titani, oppure dio nell’atto di creare?
Un’opera che assume valore e significato a seconda dell’occhio che la guarda.
DEM(22)
L’opera di Dem rappresenta l’universo racchiuso in una conchiglia ed è sovrastato da un orologio solare.
LA MANI DI ORODE DEORO III(23)
Questo artista ha prodotto diversi murales qui ad Aielli.
SEGNALI DI VITA(24)
Realizzato dal collettivo Guerilla Spam, nato a Firenze nel 2010.
Il Murale realizzato nel 2017 dà il senso dell’infinitamente grande ed infinitamente piccolo, tra l’universo e l’essere umano. Troviamo disegnata una enorme e surreale figura umana che contiene al suo interno una miriade di altre forme di vita, cellule, nuvole, arbusti, arti, stelle ed animali strani, prende forma in una grande matrioska universale.
DANIELE ROSSELLI(25)
Si tratta dell’ultimo murale che si trova fuori dal borgo e che si vede solo di sera perché è fluo.
i murales ad AIELLI STAZIONE
Ti presento alcuni tra i murales presenti anche ad Aielli Stazione.
ERICAILCANE
Nel 2018 Ericailcane e bastardilla realizzano un murale all’ingresso di Aielli, dove le stelle si trasformano in lucciole e il cielo diventa una figura sorridente e rassicurante, che accoglie tra le sue braccia dei cuccioli addormentati.
Un modo di raffigurare il rapporto di corrispettiva protezione che vive l’uomo col cielo.
MURALE SAWE
“Prima passeggiata in Kepler186f”.
Il pianeta Kepler è stato scoperto da poco e ha delle caratteristiche molto simili alla Terra. È impossibile arrivarci, si trova a troppi anni luce perché gli umani possano raggiungerlo, però ci costringe a farci alcune domande e a sognare della possibile vita che lo popola.
Nel murale, infatti, viene rappresentato dall’artista proprio l’arrivo immaginario di un essere umano su questo pianeta e la passeggiata con il suo cane.
Nell’angolo dell’opera c’è una figura grande che potrebbe ritrarre l’identità di un abitante di Kepler, in parte umanoide e in parte meccanica.
L’idea della passeggiata col cane è venuta in mente a Sawe perché durante la quarantena dovuta al Covid si vedevano in giro molte persone in compagnia dei loro amici a 4 zampe.
La torre delle stelle di Aielli, osservatorio astronomico di rilievo, è stata senza dubbio la chiave attraverso la quale l’artista ha ideato e sviluppato l’idea di Kepler186f.
Come arrivare ad Aielli
Se arrivi da Roma dall’Autostrada A24 direzione L’Aquila, svincolo A25 direzione Pescara, uscita casello di Aielli-Celano.
Se invece arrivi da Pescara prendi Autostrada A25 direzione Roma, uscita casello di Aielli-Celano.
11 Comments
Ultimamente sembra che vadano di moda i paesi con i murales perché ne sto leggendo di tantissimi che proprio non conoscevo. Non sono particolarmente amante di questo genere ma alcuni sono davvero spettacolari. Mi piace molto il palazzo tutto colorato, quello dell’artista spagnolo, sembra quasi di trovarsi in tutt’altro luogo
Io invece adoro il genere e soprattutto i colori di questo paesino!
Non sapevo che in Abruzzo esistesse un paese con così tanti murales colorati. Mi ha colpito molto lo stile dell’artista spagnolo. Vista la vicinanza con la mia regione (Molise), appena riesco, ci devo assolutamente andare.
Sì Elena te lo consiglio!
La girandola di colori pop della tua foto di copertina mi ha fatto proprio venire voglia di scoprire questo paese così particolare. E’ una forma d’arte, quella del murales, alla quale mi sto avvicinando ultimamente e che mi piace moltissimo. L’albero cosmico è bellissimo e poi trovo bella l’idea del tema in questo caso astronomico che valorizza la Torre esistente
Aielli mi ricorda moltissimo Orgosolo, borgo sardo anch’esso pieno di murales ma per una storia completamente differente. Io mi perderei tra le vie alla ricerca di tutte queste opere d’arte a cielo aperto.
Bello, me lo segno grazie Veronica!
Sono rimasta folgorata dai colori splendenti dei murales di Aielli, mi piacerebbe tantissimo visitarlo e scoprire ogni suo angolo a colori più nascosto!😍
Per noi è stata una giornata bellissima, allegra e di grande ispirazione.
È da quando ho visto per la prima volta le foto di Borgo Universo durante il lockdown che desidero vederlo. Mi piace andare alla ricerca di questi borghi che hanno avuto una rinascita perché sono di grande esempio.
Pingback: Street art in Italia: i migliori 10 borghi dove ammirarla | IViaggiDiLiz