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Storie di viaggiatori

The Travel Therapy- la storia di Sam ed Alberto

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INDICE

CIAO RAGAZZI, GRAZIE PER AVER ACCETTATO, VI VA DI PRESENTARVI BREVEMENTE PRIMA DI INIZIARE?

Siamo Samantha (ma tutti mi chiamano Sam) e Alberto. Ci siamo incontrati per la prima volta quando avevamo 14 e 13 anni. Stiamo insieme da 14 anni e siamo sposati da 2. E Viaggiamo insieme da quando ne avevamo 18!
Abbiamo rispettivamente 31 (Sam) e 30 (Alberto) anni.

Siamo nati entrambi a Camposampiero, un paese nella provincia di Padova (Veneto).
Cresciuti entrambi in due paesi limitrofi. Io a San Giorgio delle Pertiche ed Alberto a Camposampiero. Abitavamo a 7 km l’uno dall’altra ma ci siamo incontrati solo alle superiori!

Come mai il nome the travel therapy?

In realtà questo nome nasce da molto prima del nostro profilo su IG. Un giorno in Australia stavo scarabocchiando sul mio quaderno dei viaggi. Avrei sempre voluto avere un mio blog. Ho iniziato a pensare a dei nomi e tra questi c’era “The Travel Therapy”.

Quando un paio d’anni dopo abbiamo deciso di aprire il nostro profilo, ci è sembrata subito ovvia la scelta di questo nome.

Per me il viaggio è stata una terapia nel vero senso della parola. Quando ho iniziato a viaggiare stavo vivendo un momento buio della mia vita. Il Viaggio mi ha letteralmente salvato la vita.

Perché avete deciso di partire la prima volta?

Fin dalla prima volta che siamo andati a Londra (una delle nostre città del cuore) sapevo che avrei voluto andare a vivere all’estero. O perlomeno farlo per un periodo. Mi si è aperto un mondo e questo mondo volevo vederlo con i miei occhi, non solo attraverso delle fotografie.

Ero stanca di guardare le vite degli altri attraverso Facebook, vedere come queste persone stessero seguendo i propri sogni mentre io arrancavo tra un lavoro precario ed un altro. Sempre insoddisfatta ed infelice.

Alberto d’altro canto si stava facendo strada nel suo lavoro. Voleva far carriera e non voleva saperne di partire e lasciarsi tutto alle spalle. Non sarei mai partita da sola perché volevo condividere con lui un’esperienza cosi forte. Sapevo dentro di me che prima o poi sarebbe arrivato quel momento anche per lui.

Chi è stato dei 2 a proporre il viaggio in queste modalità e come l’ha presa l’altro?

Sono stata io a proporlo. Alberto inizialmente non era convinto, anzi. Era davvero molto radicato in Italia. Si sentiva responsabile verso il suo lavoro ed i suoi clienti. Lui è molto pragmatico. Gli sembrava una cosa troppo difficile da fare.

“Lasciare tutto e andare dall’altra parte del mondo? Come facciamo?”
Io di natura sono molto positiva e sognatrice, per me non esistono “non ci riesco. È impossibile da fare”. Se una cosa la si vuole veramente si può fare tutto! I limiti sono solo nella nostra mente.

Che facevate in Italia prima di partire?

Alberto era un agente assicurativo. Lavorava in un’agenzia di Padova (libero professionista).
Io ho cambiato diversi lavori. Ho lavorato in pizzeria. In fabbrica. Per la maggior parte del tempo ho lavorato in diversi negozi di abbigliamento/boutique. (Venditrice, Vice responsabile di negozio)

Ci raccontate in quali luoghi vi ha portato il vostro viaggio  parte1 e parte2?

Il nostro primo grande viaggio con destinazione finale Australia, ci ha portati per la prima volta nella nostra amata Bali. Poi siamo stati un anno nella terra dei canguri. Nel mentre abbiamo visitato Singapore, Malesia, Hong Kong, Filippine, New York, Washington D.C, Disneyworld (un mio sogno di bambina)

La seconda volta che abbiamo lasciato l’Italia a giugno 2019 siamo partiti per 3 mesi nel Sud-Est asiatico.
Siamo stati in Thailandia (Bangkok, Khao Sok Lake, Koh Samui, Koh Tao, Koh Phangan) e poi siamo andati in Indonesia. Abbiamo girato in treno tutta l’isola di Java, per poi tornare finalmente nella nostra seconda casa, Bali. Girando tutta l’isola da nord a sud, isole Gili, isole Nusa, e siamo volati poi nell’isola di Flores dove abbiamo trascorso 5 giorni in barca tra le isole di Komodo! A settembre siamo arrivati qui in Nuova Zelanda!

Come vi siete sentiti durante la pandemia? Avete sofferto per la distanza dall’Italia e per essere
rimasti bloccati?

Ci siamo sentiti letteralmente bloccati ed indifesi. Dovevamo lasciare la Nuova Zelanda a giugno per tornare
in Asia. Avevamo già organizzato un viaggio a Bali. Dovevano arrivare la mia famiglia e le mie migliori amiche. Questa è stata forse la cosa più difficile da superare.

Non tanto per il viaggio, ma proprio perché non siamo riusciti a rivedere le persone a noi care. Sapevamo che non saremmo tornati in Italia quest’anno. Dopo la Nuova Zelanda dovevamo ritornare per il nostro secondo anno in Australia. Quindi eravamo già preparati a non tornare e non ne abbiamo sofferto. Abbiamo sofferto nel vedere quanto sia stata grave la situazione in Italia.

Noi qui abbiamo vissuto per un mese e mezzo in lockdown ma fortunatamente abbiamo sempre lavorato. Abbiamo sentito relativamente poco questa pandemia perché qui la situazione è stata gestita egregiamente. E anche perché siamo davvero in pochi milioni (6) , quindi è stato meno complicato gestire le cose. Ci siamo sempre sentiti al sicuro, e siamo davvero fortunati ad essere qui in questo periodo davvero difficile per tutti!

Quali sono le maggiori differenze culturali che avete trovato tra l’Italia e la nuova Zelanda?

La prima cosa che mi viene in mente se penso alle differenze tra Italia e Nuova Zelanda è sicuramente l’approccio alla vita e alle cose in generale. In Nuova Zelanda (come in Australia) sono tutti “easy going”.
Ovvero si prendono le cose con molta più leggerezza e meno stress! Qui si lavora per vivere, non si vive per lavorare! A noi piace molto questo modo di pensare, e ci rispecchiamo molto in essa. In Italia c’è sempre questa frenesia (sia in città sia in campagna), non c’è mai tempo per niente e per nessuno. Si vive in uno stato di stress perenne che purtroppo molte volte non ti fa apprezzare la vita e le persone.

La storia. La Nuova Zelanda è un paese “nuovo”, mentre l’Italia vive di una cultura storica millenaria! Ci mancano molto le città italiane, la bellezza e la storia che si respirano ad ogni angolo di ogni piccola via, i borghi italiani, l’architettura, l’arte, la moda! Tutte cose delle quali siamo sempre stati molto fieri!

Poi sicuramente la cultura enogastronomica. Qui in Nuova Zelanda non esiste una cultura secolare per il cibo ed il vino. Hanno tante influenze, specialmente dall’Asia, ma non hanno una loro vera e propria cucina.
Noi dall’altra parte arriviamo dal Paese che di cucina e buon vino se ne intende, diciamocelo! l’Italia è arte
nel cibo e nel vino!

Una nazione in cui vi fermereste a vivere per un lungo periodo?

Sicuramente di getto ti diremmo, Indonesia (Bali).

Eravate già fluenti in lingua inglese quando siete partiti?

La prima volta che siamo partiti assolutamente NO!(rido) Abbiamo frequentato un corso con insegnante privato i 6 mesi precedenti alla partenza per l’Australia.

Volevamo sentirci più sicuri e “confident” con la lingua. Quando siamo arrivati a Perth, la prima cosa che ci hanno detto scesi dall’aereo è stata “howsgoingmate?” Ecco, lì abbiamo capito che forse il corso non ci era servito a niente!

L’inglese australiano e quello neozelandese sono molto diversi dall’inglese British/americano!
Per noi la miglior scuola rimane sempre l’esperienza diretta. Vivere il paese dove sei a 360 gradi! Stare il più possibile con persone di altre nazionalità , all’inizio può sembrare difficile ma poi diventa sempre più facile! Più lo parli più il tuo cervello lo assimila! Ci è servito moltissimo anche il viaggio di 3 mesi in Asia!

L’ostacolo più grande che avete incontrato durante i vostri viaggi?

La distanza dalle nostre famiglie ed i nostri affetti. Il non poterli vedere anche solo per un caffe, non poterli toccare, stringere. Una cena con gli amici. Una serata con le mie amiche. Cose semplici, ma di un valore inestimabile.

La burocrazia più difficile da affrontare, tipo visti, permessi, doc di lavoro dove l’avete trovata?

La burocrazia in generale in entrambi i paesi (Australia e Nz) è davvero semplice e molto sbrigativa, per comprare una macchina ci si mette forse un’ora in totale!
I visti che abbiamo fatto noi (Working Holiday Visa) si fanno online e son davvero facili da ottenere.
Forse la cosa più “lunga” che abbiamo riscontrato è stata per richiedere l’estensione (per 3 mesi) del visto in Nuova Zelanda. Si fa via posta, quindi tutto cartaceo, e servono molti documenti! Documenti di lavoro son molto facili e intuitivi quindi davvero tutto super easy!

Quale nazione è stata più gentile con voi e quale meno e perché

Se dobbiamo dire la verità, non c’è stata una nazione più gentile o meno gentile con noi, anzi! Crediamo che quando si va all’estero, essendo ospiti, ci si debba comportare in maniera rispettosa ed educata, sempre!
Certo, sicuramente ci son stati episodi dove abbiamo incontrato persone meno gentili di altre, ma in generale non ci siamo mai sentiti respinti o trattati male da un paese che ci ha ospitato!
Se ci si pone con un atteggiamento positivo, gentile e rispettoso verso gli altri si avrà sempre di ritorno altrettanta gentilezza! Energia positiva porta ad altra energia positiva!

Com’è cambiato il vostro rapporto di coppia ed i vostri equilibri durante il “viaggio”

Possiamo dire con assoluta certezza che è migliorato! Per noi il matrimonio ha significato tanto in termini di coppia. Prima eravamo meno equilibrati. Siamo insieme da tanti anni, quindi quando siamo partiti la prima volta, era tra l’altro la prima esperienza di convivenza (dopo 10 anni!!) abbiamo dovuto ambientarci e capire i nostri spazi ed i nostri momenti.

Noi in generale siamo molto complici in tutto ciò che facciamo. Ma abbiamo anche due caratteri molto forti, e quando si litiga, si litiga veramente!

Magari non litighiamo per giorni e giorni, settimane, poi arriva quella litigata che dura per giorni!(rido)
Ma da quando ci siamo sposati qualcosa è cambiato in noi, ci siamo sentiti da subito molto più uniti. Questo ha fatto sì che anche durante questo grande viaggio che stiamo facendo, ci fosse un equilibrio davvero forte. Non so come sia possibile, ma il sentimento che proviamo l’uno per l’altra cresce sempre di più!

Come mai non mangiate più carne, è stata una scelta maturata in viaggio, e per quali motivi?

Abbiamo smesso di mangiare carne ad ottobre dell’anno scorso. Stavamo lavorando in una dairy farm, durante la stagione delle nascite dei vitellini. Era la prima volta che vedevamo una nuova vita venire al mondo. È stato davvero emozionante e toccante. Un’esperienza unica. Io ingenuamente chiesi al nostro capo cosa ne avrebbero fatto di quel vitellino appena nato (essendo un maschio) e lui mi disse “eh questa diventa carne da hamburger per il Mc Donald!”.

Ho iniziato a piangere. Io ed Alberto ci siamo guardati e dentro di noi sapevamo che qualcosa era cambiato. Abbiamo poi iniziato a parlare di questa cosa. Ci siamo sentiti ipocriti. Diciamo di amare gli animali. Se vediamo un vitellino, un agnellino, un maialino diciamo “ah che belli, che carini” però poi nascondiamo la testa sotto la sabbia quando ci si presente davanti una bella bistecca sul piatto! Da li abbiamo deciso molto spontaneamente quasi come fosse una cosa naturale, di smettere di mangiare carne!

Ci dispiace che ci sia ancora molto mistero ed ignoranza su questo tema, e un po’ di scetticismo, come se chi è pescetariano, vegetariano o vegano abbia qualcosa di strano! Siamo cosi fortunati, abbiamo tutti gli strumenti al giorno d’oggi per poterci informare, quindi davvero ci auguriamo che un po’ alla volta passi questa sorta di scetticismo!

Siamo cresciuti pensando che sia normale mangiare carne, e che non ci siano alternative perché “tutti fanno
cosi”, ma lo possiamo garantire, si può mangiare altrettanto bene e con gusto!
Per noi è una scoperta e ricerca continua, mi piace sperimentare e il fatto di non mangiare più carne mi ha letteralmente aperto un nuovo mondo, sono diventata molto più creativa e ci sentiamo meglio anche a livello fisico!

Qual è il sogno che volete realizzare per cui vi svegliate ogni mattina

Creare qualcosa di Nostro, avere una nostra agenzia. Ma anche girare l’Europa con il nostro van. Poter girare un documentario su un giro intorno al mondo! Creare una nostra linea di abbigliamento!
Aiutare le persone a credere nei propri sogni e nel proprio valore.
Tanti tanti sogni! !!

Un consiglio a chi è triste ed infelice e non sa come uscire da un circolo vizioso?

Fermatevi un momento. Chiudete gli occhi. Visualizzate la vostra vita. Siete felici? Se la risposta è No. Cosa vorreste cambiare? Quali sono le cose che vi rendono insoddisfatti? Quali sono i vostri desideri?
Si può uscire dalla routine che ci consuma, da lavori che ci rendono infelici, da rapporti che ci tolgono il respiro anziché darcelo. Sognare, Pianificare, Agire. Partite da li! Un passo alla volta.

Quali sono le lezioni di vita più dure e quelle più belle che avete imparato in questi anni?

Le esperienze più dure sono state sicuramente l’imparare a contare solo sulle proprie forze. Quando sei da solo lontano da casa, puoi solo farti forza da solo. Se hai bisogno di qualcuno, se sei in difficoltà sei tu in primis a doverti rimboccare le maniche, e far qualcosa! Le difficoltà sono solo ostacoli che si pongono davanti al proprio cammino che vanno superati uno alla volta.

Non dare niente per scontato. Soprattutto ora, quando ti viene tolta la libertà di poter viaggiare e fare le cose che abbiamo sempre fatto e che a volte sembrano scontate perché ci sono sempre. Abbiamo imparato che bisogna sempre buttarsi, non avere rimpianti, fare ciò che ci rende felici!

Il bene genera bene. L’essere gentili con il prossimo ci ha insegnato quanto possa renderci felici, e quanto ci riempia la vita di gioia. Viaggiare con il cuore aperto è l’insegnamento più bello che abbiamo imparato.

Avete perso degli amici in questi anni a causa della vostra trasformazione? E perché?

Sicuramente abbiamo perso alcune persone durante questi ultimi anni. Forse perché abbiamo preso una scelta di vita che molti non prenderebbero mai, e quindi per molti difficile da capire. Vivendo dall’altra parte del mondo, con un fuso orario di 12 ore è comunque più complicato mantenere le amicizie. Forse perché alcune persone non hanno capito che noi siamo sempre le stesse persone ma abbiamo scelto di vivere la vita che desideravamo. Credo che un’esperienza cosi metta a dura prova i rapporti, familiari e non. Ma credo anche che quando di base c’è un sentimento vero, la distanza e le ore che ci separano siano solo un numero!

Con alcune persone i rapporti si sono intensificati, con altre ci si è allontanati reciprocamente, ma va bene cosi! Fa parte della vita, e anzi abbiamo conosciuto tante persone meravigliose attraverso IG, con le quali ci siamo subito sentiti connessi! Ed è quello che amiamo di più di questa piattaforma!

Come vi vedete tra 5 anni?

Ci vediamo felici, in una casa nostra. Una base dove poter sempre tornare dopo i nostri viaggi. Una nostra attività, magari un libro, e chissà…magari un paio di biondi da tenere per mano in giro per il mondo!

Quali sono le emozioni più belle che state provando adesso?

Serenità e positività. Siamo stati per molti mesi bloccati sia a livello umano sia a livello creativo. Abbiamo vissuto 3 mesi in una cabin in condizioni veramente difficili. Siamo felici di essere tornati finalmente a sentirci bene con noi stessi! Ora ci sembra di respirare aria nuova. Tanta nuova Energia!

Cosa vi piace della vostra vita di oggi?

La libertà! La libertà di poter prendere e cambiare ogni volta che lo desideriamo. Vedere luoghi nuovi.
Incontrare e conoscere sempre persone nuove. Ascoltare le storie degli altri viaggiatori. Non avere piani ma scoprire man mano cosa la vita ci riserva. La flessibilità che questa scelta di vita ci sta permettendo di avere. L’imprevedibilità di scoprire ogni giorno qualcosa di nuovo di noi!
La decisione seguire i nostri sogni è stata la miglior scelta di vita e di coppia che potessimo mai prendere!

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GRAZIE RAGAZZI PER AVERCI DONATO UNA BELLA FETTA DI VOI E DEL VOSTRO PERCORSO, VE NE SIAMO IMMENSAMENTE GRATI E CONTINUEREMO A SEGUIRVI ED APPASSIONARCI AL VOSTRO VIAGGIO NEL MONDO, IN BOCCA AL LUPO PER TUTTO E CHE I VOSTRI SOGNI POSSANO AVVERARSI, TUTTI!

SEGUITE ALBERTO E SAM SU INSTAGRAM—>https://www.instagram.com/_thetraveltherapy_/

Stefania, copywriter e digital strategist, amo leggere, viaggiare ed ascoltare le storie dal mondo. Adoro l'Asia. Vegan, piena di speranza per un pianeta migliore, innamorata del mio cagnolino Giotto.

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